Nasce a Ischia, nel cuore delle marinerie campane, la prima associazione di PescAgri Cia per la tutela del settore ittico e dell’acquacoltura

L’iniziativa verrà presenta nell’isola e punta a ribaltare il ruolo del comparto in Campania e nel Mezzogiorno, per trasformarlo in volano di crescita e sviluppo.

“Puntiamo a far crescere l’indotto e a costruire un nuovo asset strategico dell’economia che guardi alla valorizzazione delle risorse endogene”, anticipa presidente di Cia Campania.

Alessandro Mastrocinque, “la scelta di Ischia è stata dettata dal fatto che possiede la più alta densità turistica del Mezzogiorno ed è la terza isola d’Italia per densità abitativa, ma è un territorio sprovvisto di riferimenti per chi si impegna a tradurre il lavoro in fonte di reddito; una caratteristica che le assegna di diritto un ruolo di guida delle marinerie campane in una nuova politica di valorizzazione e sviluppo dell’intero comparto”.

Cia Campania intende quindi catturare l’attenzione sul settore ittico per aggregare le piccole realtà, garantire rappresentanza politica e costruire massa critica per incidere sui problemi atavici di chi di pesca vive, come sulle quote del pescato. “Vogliamo intervenire in termini progettuali per aree di intervento – spiega Mastrocinque – dal ricambio delle attrezzature e mezzi obsoleti e inquinanti per abbracciare il green new deal, a tutti gli strumenti necessari per azzerare il consumo di microplastiche”. L’obiettivo, conclude Mastrocinque, “è attivare la prima industria di trasformazione di tutto il pescato del Mezzogiorno e far decollare l’indotto. Senza contare le innumerevoli attività divulgative in declinazione culturale che metteremo in campo, a partire da una presenza costante a Procida Capitale della Cultura Europea 2022”. (ANSA).

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