EX PREMIER CONTE: “SUPERBONUS 110% EDILIZIA DA CONFERMARE ANCHE PER IL 2023. IMPORTANTE PER AMBIENTE, FAMIGLIE E IMPRESE”

“La transizione ecologica è una priorità che per me e per il Movimento 5 Stelle. È un’occasione imperdibile per il nostro Paese e non può essere rimandata per difetto di lungimiranza o carenza di volontà politica”. Così in una nota si esprime l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenendo sul mancato prolungamento al 2023 del superbonus del 110% per la ristrutturazione edilizia in chiave energetica e ecologica.

“In quest’ottica, il superbonus 110% è una misura fondamentale per consentire non solo di salvaguardare il nostro Pianeta e abbattere in modo significativo le emissioni, ma anche per permettere a milioni di famiglie di risparmiare sui costi dell’energia e di rendere più sicure le proprie case sul piano antisismico. Non solo – aggiunge il leader in prctore del Movimento 5 Stelle -, con il superbonus si sta investendo su un patrimonio immobiliare vetusto, si stanno creando migliaia di posti di lavoro con cantieri diffusi su tutto il territorio. Ad oggi, nonostante le difficoltà create dalla pandemia, sono stati avviati già oltre 10.000 cantieri in tutta Italia per un valore superiore al miliardo di euro.

La presenza del superbonus nel Piano nazionale di ripresa e resilienza è quindi essenziale. Non possiamo permetterci di creare incertezza sul futuro di questa misura: si bloccherebbero i cantieri e le aspettative di milioni di famiglie e di migliaia di imprese e professionisti resterebbero inspiegabilmente disattese.

Il Parlamento – aggiunge Conte – si è espresso in modo chiaro e compatto sulla necessità di prorogare il superbonus almeno fino al 2023 a tutti i soggetti e a tutte le tipologie di edifici. Tutte le categorie produttive lo ritengono fondamentale per risollevare il settore dell’edilizia e dare certezza agli investimenti.

Questo Governo ha abbracciato la svolta della transizione ecologica e per questo bisogna essere conseguenti. La misura del superbonus va prorogata fino al 2023 e, anzi, dobbiamo intervenire per renderla ancora più semplificata. Occorrono segnali politici forti e chiari. I nostri cittadini, le famiglie, le imprese chiedono certezze”, conclude l’ex presidente del Consiglio, Conte.

(RoPag)

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