ROMA. CALENDA: NON FARÒ IL SINDACO DIPENDENDO DA BETTINI, MANCINI E ASTORRE – LEADER AZIONE SPIEGA NO A PRIMARIE: ‘PD LE INVOCA MA NON VUOLE FARLE’

(DIRE) Roma, 19 apr. – “Le ragioni le ho spiegate mille volte: 1)
PD chiama le primarie ma continua a cercare il ritiro della
Raggi, l’alleanza con i 5S e Zingaretti, il che le escluderebbe.
Quindi le chiama per poi cercare di evitarle. Va avanti cosi’ da
6 mesi. Non possiamo perderne altri 3. 2) Roma si puo’ governare
solo con un ricambio di classe dirigente. Le primarie a Roma
diventano scontro tra correnti. In passato hanno fatto fuori
Gentiloni/Sassoli per Marino, salvo poi azzopparlo ogni giorno.
Non voglio fare il sindaco dipendendo da Bettini, Mancini e
Astorre. 3) Per vincere e governare occorre parlare a tutta la
cittadinanza. Attraverso una grande operazione civica. Il
programma deve essere innovativo. Quello sui rifiuti contiene
cose che il Pd romano ha sempre avversato. Per il resto massimo
rispetto. Non e’ la mia strada. Fine”. Lo scrive su Twitter il
leader di Azione e candidato sindaco di Roma, Carlo Calenda,
rispondendo a un utente che gli chiedeva i motivi del suo no alla
partecipazione alle primarie della coalizione del centrosinistra
nella Capitale.

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