Una destra europeista nella nostra città

Ora che Trump è decaduto come riferimento del populismo di destra e dopo che il populismo di sinistra, incarnato in Italia dal Mov5Stelle, segna il passo ed è diventato più simile all’ “inciucismo” di ogni altra formazione politica ,ora è il momento che al popolo si diano nuovi riferimenti.
Non è più il tempo di riconoscersi nel populismo, che è pauperismo inservibile e produce rovine.
Le ragioni per essere tutti più scontenti ci sono.
E sono molte di più di quanto non lo fossero prima.
Le sperequazioni sociali stridono come ruote di treno su rotaie arrugginite e secche.
Il presente è difficile ed il futuro nostro e dei nostri figlioli non sembra affatto ricco di opportunità.
Il populismo di sinistra blocca ogni espansione, vede nell’immobilismo e nella reazione ad un passato “puro ed immacolato” i propri traguardi da raggiungere , punta tutto nell’assistenzialismo e nella riduzione delle ambizioni come gli obiettivi del futuro prossimo.
Il populismo di destra punta nella negazione delle questioni ambientali, investe tutto nella negazione della globalità e nella negazione dell’economie integrate come quelle dove sviluppare il futuro , ritenendo che il solo abbattimento delle tassazioni sia la soluzione di tutto.
Il negazionismo, la chiusura, il ritrarsi dalla scena economica sono i risultati dei populismi che al massimo riescono a produrre un effetto placebo : generare un numero clamoroso (e inutile) di nemici da cui difenderci.
La destra centrista , finalmente, sta dismettendo la veste del populista per indossare nuovamente i panni del popolare, cosa ben diversa.
La Destra Liberale ha il bisogno di uscire dall’angolo dove la miope visione sovranista e populista rischia di confinarla per sempre e deve sentire il compito di riprendere e far propri alcuni temi come cultura, scuola, sanità, ambiente, economia ,temi cascati in braccio alla sinistra populista senza però averne sviluppato molto, anzi nulla.
Può finalmente tornare ad essere propulsione positiva del futuro della nostra nazione unica al mondo, per fare forte ed utile il nostro continente.
I temi cari al populismo non sono utili, non servono a nulla e non rendono migliore il mondo e nemmeno la nostra città.
Noi abbiamo bisogno di costruire, non di distruggere.
Abbiamo bisogno di fiducia da parte del popolo e di riporla per bene.
Abbiamo la necessità di considerare Latina come una città capoluogo di una provincia meravigliosa, che si trova in una regione ricca e splendida, di una nazione stupenda , che è in un continente unico che sfida e stimola il mondo intero a far di meglio.

Agostino Mastrogiacomo

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