PRESSING PER CONGELARE ADDIO A IV-RENZI TIENE PUNTO

Roma, 13 gen. – Gli ex 5 stelle che ora fanno parte del
gruppo misto, gli esponenti dell’Udc, due dei tre componenti di
‘Cambiamo’, tre esponenti di FI, i fuoriusciti dal Pd. Sono gli
stessi renziani che sotto traccia fanno i conti dei numeri di
palazzo Madama. Gli interessati smentiscono: non daremo alcun
sostegno al governo, il ‘refrain’. Ma intanto in mancanza di un
accordo tra Conte e Renzi e’ sui ‘responsabili’ che si gioca
questa crisi che potrebbe essere innescata nel pomeriggio con la
conferenza stampa dell’ex presidente del Consiglio. I
responsabili? “Potrebbero essere di piu’ ma se non gli riconosci
lo status non vengono allo scoperto”, dice Mastella facendo
intendere che gli eventuali nuovi ‘ingressi’ nella maggioranza
dovrebbero poi avere uno spazio nell’esecutivo. “La verita’ che
per questo governo ci sono solo gli scatoloni”, osserva Rotondi.
Il premier Conte, riferiscono fonti parlamentari della
maggioranza, e’ disponibile ad un dialogo con Renzi, non ha
detto no ad un confronto con i leader della maggioranza. Si
punta ad una trattativa ad oltranza, il pressing nei confronti
di Renzi e’ far si’ che ci siano altri giorni per trovare una
soluzione, affinche’ le ministre Bellanova e Bonetti non
facciano oggi il passo delle dimissioni.
Il Pd e il Movimento 5 stelle ci proveranno fino all’ultimo per
evitare uno show down. Perche’ ancora oggi i ‘big’ dem e i
principali esponenti M5s stanno consigliando il Capo
dell’esecutivo a desistere da una prova di forza in Aula.
Qualora si arrivasse alle dimissioni delle ministre Iv il
presidente del Consiglio dovrebbe dimostrare di avere i numeri
in Parlamento e per il Colle non basterebbe il soccorso di
qualche ‘responsabile’, occorre che ci sia un gruppo
precostituito. La manovra in corso e’ ‘congelare’ le dimissioni
per mettere in sicurezza i ‘dossier’ sul tavolo, dal ‘Recovery
plan’ allo sforamento di bilancio e arrivare ad un ‘Conte ter’,
con un’intesa blindata. Ma Renzi, secondo quanto riferiscono
fonti parlamentari Iv, non avrebbe intenzione di fare passi
indietro. “Si potrebbe perlomeno arrivare al semestre bianco”,
la tesi di chi si sta spendendo per una ricomposizione del patto
rosso-giallo. Oggi sono scesi in campo Beppe Grillo e Nicola
Zingaretti. Nel pomeriggio si dovrebbe tenere un vertice del
centrodestra per fare un punto sulla situazione della crisi di
governo ma soprattutto per evitare che ci sia qualcuno
interessato a dare sostegno alla maggioranza. Un incontro dunque
per compattare la coalizione nell’Aula del Senato.

Il tentativo in atto e’ quello di
evitare di mettere a rischio il dl ristori, allarme lanciato
ieri anche dal ministro dell’Economia Gualtieri. Il timore e’
che con una crisi in corso possa essere complicato il passaggio
dello scostamento di bilancio. Per questo motivo una delle
soluzioni che circola nella maggioranza e’ che Renzi potrebbe
annunciare l’intenzione di ritirare il sostegno al governo, ma
decidendo di posticipare le dimissioni delle ministre. Il Pd e’
in pressing per evitare una ‘exit stratregy’, oggi il segretario
dem Zingaretti ha sentito il presidente del Consiglio Conte.
Questa mattina il premier, incontrando i lavoratori del gruppo
Whirlpool, si e’ detto d’accordo che aprire una crisi in questa
fase sia incomprensibile. Ad accompagnare i lavoratori che hanno
consegnato il calendario “Sulla nostra pelle” anche Bersani e
Scotto. Il consiglio arrivato al Capo dell’esecutivo e’ quello
di evitare la conta nell’Aula di palazzo Madama. “Stiliamo
insieme – la proposta di Beppe Grillo che rilancia la lettera
aperta ai partiti di maggioranza e opposizione pubblicata dal
deputato M5s Giorgio Trizzino – un patto tra tutti i partiti e
lavoriamo per la ricerca di un obiettivo condiviso che altro non
puo’ essere che la ricerca del bene comune per il Paese.
Lavoriamo uniti”. “Esprimo rabbia, vergogna e disgusto per
questo squallido teatrino che Pd, M5s

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