IL NEGAZIONISMO E LA LIBERTA’ DI STAMPA

E’ una regola praticamente sicura: i negazionisti di ogni genere gridano sempre alla mancanza di libertà.
Curiosamente mi sono imbattuto in un articolo postato su un social network che impavidamente riferisce
che esattamente come era successo con chi denunciava la sparizione degli ebrei e del loro successivo
assembramento nei campi di concentramento per poi essere uccisi in massa, esattamente come allora
anche oggi si sta verificando la stessa cosa: nessuno ascolta la voce di chi dice che il covid è un complotto
mondiale per sterminare i popoli in favore di un’elite che poi governerà la terra più di quanto non lo faccia
ora.
In questo articolo era raccolte assieme una serie di assurdità che pareva impossibile non cogliere.
Infatti non c’e stato nessuno che durante l’eccidio degli ebrei ( e non solo ebrei) ha denunciato cosa stava
accadendo. Anzi semmai si negava ogni riferimento a cosa stava accadendo, negazione che è continuata
anche dopo e anche contro ogni totale evidenza.
Non esisteva la libertà di stampa in molti paesi, soprattutto in quelli dove si stava verificando il terribile
eccidio e nessuno poteva parlare liberamente, denunciare serenamente restando semplicemente
inascoltato.
Si finiva in galera o sul patibolo.
Scambiare quel periodo storico con quello in cui viviamo è assurdo, eppure c’è chi lo crede.
Probabilmente per mancanza di approfondimento, neanche troppo difficile, ma soprattutto per il desiderio
di sentirsi impegnati in una crociata senza eguali: la crociata del diritto alla libertà.
Libertà che esiste, fortunatamente, e che resiste nonostante le pericolose pulsioni all’illiberalità tanto
desiderata dai potenti, sia quelli già al potere che da quelli che vorrebbero averlo.
L’insensata ammirazione per Putin , uno dei paladini delle libertà sotto controllo, si mescola con il desiderio
di avere più libertà, compresa quella delle disobbedienza civile che con Putin e quelli come lui col cavolo
che la si potrebbe praticare.
E’ uno dei tanti esempi di potere malefico che purtroppo si potrebbero citare ma è davvero non
comprensibile come si possano mescolare questi due antipodi, come succede quasi naturalmente ai
negazionisti.
Che lamentano poca libertà di stampa solo perché oltre ad avere la libertà di poter negare quello che gli
pare, oltre ad avere il diritto alla disobbedienza civile nei limiti della legge, vorrebbero a gran voce e spesso
a suon di insulti, che la loro versione fosse quella totalitaria, senza dissenso e senza che vi sia chi , ovvero la
stragrande maggioranza, osi sconfessare il loro vangelo.
Per i negazionisti la libertà di negare quello che vogliono negare non è una libertà sufficiente: deve esistere
la libertà, anzi l’obbligo, di affermare una unica assoluta verità, la loro, e basta.
Davvero incomprensibile.

Agostino Mastrogiacomo

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