Smart working: Dadone, linee guida cassetta attrezzi per nuova Pa

“La Pa e’ il piu’ grande datore di
lavoro d’Italia e sara’ sempre piu’ il pilastro per il rilancio
del Paese, dunque dobbiamo via via sganciarla da modelli
organizzativi rigidi che non hanno permesso alle grandi
competenze che ci sono di sviluppare appieno le loro
potenzialita’. L’innovazione organizzativa dello smart working
entrera’ a regime e cambiera’ radicalmente la valutazione delle
performance, consentendo di misurare cosa effettivamente si
riesce a produrre per andare incontro a un mondo che cambia”. Lo
ha detto poco fa il ministro per la Pa, Fabiana Dadone,
presentando le Linee guida per la redazione del Pola (Piano
organizzativo del lavoro agile) agli Oiv (Organismi indipendenti
di valutazione) in occasione dell’avvio del ciclo della
performance 2021-2023. Gli organismi avranno un ruolo importante
nel monitoraggio e nell’implementazione degli indicatori di
performance connessi al lavoro agile. 
“Questo strumento flessibile e’ in mano alla dirigenza pubblica
come una cassetta degli attrezzi per organizzare e valutare il
lavoro in modo differente, aprendosi con coraggio anche al
giudizio dell’utenza. Dopo anni di tagli, anche al capitale
umano – ha concluso Dadone – la Pa deve ambire a farsi traino
dell’innovazione per esserlo della competitivita’ dell’intero
Paese” (AGI) – Roma, 16 dic. –

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