CASO SPRAR, PROGETTO CHIUSO PER BLOCCARE L’IMMIGRAZIONE IRREGOLARE E SPRECO DI RISORSE PUBBLICHE

ROCCAGORGA – Il gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, interviene sulla vicenda dello SPRAR di Roccagorga.

“Fratelli d’Italia ha votato convintamente la delibera di giunta comunale con la quale è stato sancita la cessazione del progetto SPRAR/ SIPROMI.

Ci teniamo a evidenziare che la nostra posizione risponde alle necessità dettate dal delicato momento storico che stiamo vivendo. Il Governo italiano infatti intende con ogni mezzo di allargare sempre più le maglie del progetto SPRAR, consentendo così l’accesso ad un numero sempre maggiore di presunti profughi. Il risultato è che c’è il tentativo, come ben sottolineato in Parlamento anche dal Presidente da Giorgia Meloni, da parte del Governo di trasformare l’Italia nella destinazione preferita di chiunque voglia arrivare nel vecchio continente illegalmente.

In questo contesto le logiche della sacrosanta protezione umanitaria sono stravolte da dettami ideologici che nulla hanno a che vedere con la tutela dei profughi ma che in sostanza alimentano l’immigrazione irregolare. Tutto ciò indirettamente ricade sulla rete del SIPROMI nella quale circolano ingenti finanziamenti pubblici.

Il tutto mentre viviamo il dramma dell’emergenza economico sociale scatenata dal covid e 150mila professionisti sono ancora in attesa dei ristori del governo e 460mila piccole imprese rischiano la chiusura. Anche a livello locale dunque ci opponiamo e con ogni azione al delirio ideologico della sinistra di Governo.

Non è una questione di “sicurezza” come erroneamente fa credere il segretario del PD ma proprio la necessità di bloccare il meccanismo appena descritto. Infine, non possiamo non stendere un velo pietoso sulle solite polemiche di Fusco e della Restaini. Dopo aver perso l’ennesima battaglia politica vogliono far credere che l’uscita dallo Sprar sia tutta una farsa. Noi parliamo con i fatti e il portavoce di FDI Roccagorga Mario Romanzi, nonché vicesindaco, ha fatto sapere che il Comune ha avviato i contatti con il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno per avviare la procedura di chiusura del progetto a seguito del chiaro indirizzo politico espresso dalla Giunta Comunale”.

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