PHILIP MORRIS QUERELA IL RIFORMISTA “NON FINANZIAMO PARTITI” ROMA

Philip Morris Italia questa mattina ha
presentato una denuncia penale per diffamazione a seguito di
alcuni articoli pubblicati sul quotidiano “Il Riformista” che
rappresentano “una grave campagna diffamatoria iniziata lo scorso
26 novembre e tuttora in corso”, si legge in una nota, che
prosegue: “Diversamente da quanto riportato da “Il Riformista”,
Philip Morris Italia non finanzia partiti, fondazioni o movimenti
politici in Italia ed agisce nel pieno rispetto della legge”.
“La Casaleggio Associati, che rappresenta una delle piu’
qualificate agenzie nei servizi di comunicazione digitale, ha
supportato Philip Morris Italia nella costruzione ed espansione
della comunicazione corporate dell’azienda sui canali digitali.
L’incarico ha previsto servizi quali la creazione di contenuti
multimediali, la gestione dei profili social dell’azienda, il
supporto per eventi aziendali e non, e il monitoraggio online”,
prosegue la nota.

“Contrariamente a quanto riportato da “Il Riformista”, il livello
di tassazione vigente in Italia e’ in linea con quello previsto in
altri Stati Membri dell’Unione Europea e non rappresenta
un’eccezione – spiega ancora Philip Morris Italia -.
Contrariamente a quanto riportato da “Il Riformista”,
l’emendamento al decreto fiscale adottato dal Parlamento nel 2018,
contenente la riforma della tassazione per le sigarette
elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato, ha avuto il
supporto di una vasta maggioranza. Tale riforma della tassazione
si applica ai prodotti di tutti gli operatori economici, dalle
grandi aziende ai piccoli produttori. Accogliamo quindi con favore
la notizia appresa oggi dalla stampa che la Procura della
Repubblica di Milano ha aperto un fascicolo d’inchiesta sul
rapporto tra Philip Morris Italia e la Casaleggio Associati che
speriamo possa provare al piu’ presto l’infondatezza delle accuse
de “Il Riformista”. Philip Morris Italia e’ a completa
disposizione per collaborare con le autorita'”.

“Philip Morris International e’ l’unica azienda del settore
impegnata nella completa sostituzione delle sigarette con prodotti
senza combustione, come le sigarette elettroniche e i prodotti a
tabacco riscaldato, al fine di eliminare le sigarette nel piu’
breve tempo possibile – conclude la nota -. Negli ultimi anni,
milioni di fumatori sono passati a prodotti innovativi senza
combustione, determinando un significativo calo nelle vendite di
sigarette per tutto il comparto, in Italia come in molti altri
Paesi. Appare ormai evidente come questo processo di profonda
trasformazione globale del settore del tabacco veda l’opposizione
di chi, invece di competere sul terreno dell’innovazione, cerca di
proteggere il mercato delle sigarette e fermare il passaggio dei
fumatori a valide alternative senza combustione”.

“Questa trasformazione del settore avviene anche grazie al lavoro
che Philip Morris Italia svolge quotidianamente insieme all’ampia
filiera italiana del made in Italy, impegnata al proprio fianco
nella produzione e distribuzione dei prodotti innovativi senza
combustione. Una filiera che in Italia e’ composta da oltre 30.000
persone”, conclude la nota.

(ITALPRESS)

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