NICOLA TAVOLETTA: Dai Leoni di Highbury ai Leoni di Wembley

Ferrari IV gridò: <<Dalla lotta chi desiste fa una fine molto triste, chi desiste dalla lotta e ‘n gran fijo de ‘na mignotta!».
Era il 14 novembre 1934 a Londra. L’Italia Campione del Mondo di calcio affronta i maestri inglesi. Gli inglesi non partecipavano alle competizioni internazionali perché si sentivano superiori, erano gli inventori e i maestri del football, quindi ai Mondiali non c’erano. Nel 1930 vinse l’Uruguay in casa e nel 1934 i Nostri in Italia. Vinceremo anche alle Olimpiadi di Berlino del 1936 e ai Mondiali del 1938 in Francia. I Sudditi di Sua Maestà la Regina non giocavano con gli altri per paura che il gioco scorretto degli altri popoli provocasse infortuni ai loro beniamini. Vi segnalo solo che cinquanta anni dopo le federazioni internazionali bandirono le squadre inglesi dai tornei a causa della violenza degli hooligans. Il Mondo è tondo proprio come il nostro magico pallone da football. Quel giorno a Londra pioveva, cielo grigio, nebbia, insomma un giorno qualsiasi, scherzo non me ne vogliano gli inglesi. Comunque le squadre scendono in campo per dimostrare chi è il più forte al Mondo. Una battaglia, come la definì il nostro grande radiocronista Nicolò Carosio. Quest’ultimo, palermitano vero, aveva iniziato un anno prima a raccontare le partite della Nazionale per radio e lo farà fino al 1970. È stato il maestro della radiocronaca e della telecronaca, non solo in Italia. Dopo pochi minuti di gioco una brutta entrata di Drake su Luisito Monti bloccò il nostro oriundo. Non esistevano le sostituzioni e Pozzo lo provo’ in mediana, ma era fermo, uscì e rimanemmo in dieci. Una partita bellissima, combattuta, avvincente, fini’ 3-2 per gli inglesi. I Nostri uscirono sconfitti dal risultato, ma da reali Campioni del Mondo. In 10, giocando alla grande. Da quella partita gli inglesi capirono che era venuto il momento di scendere dalla cattedra. 14 novembre 1973, Wembley, Londra, ancora Inghilterra – Italia. I giornali inglesi definirono gli Azzurri una nazionale di “camerieri”, stile British. Causio, detto il Barone, quando il soprannome vale più del titolo nobiliare, passa a Fabio Capello: goal. 0-1. Zoff le paro’ tutte. Per gli inglesi la sconfitta è “servita”. Capello Fabio sarà CT della nazionale inglese trent’anni dopo, erano i maestri. Oggi 14 novembre è una data da Leoni Azzurri. Comunque il calcio inglese è veramente bello e ringrazio loro per averci insegnato il giuoco più bello del Mondo. Dove c’è una palla c’è un bambino felice.

Nicola Tavoletta

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