Conte, scuole non sono focolai. Oggi scelta su Regioni


(AGI) – Roma, 13 nov. – Giuseppe Conte confida in una discesa
gia’ oggi del codice Rt, usato per indicare il tasso di
contagiosita’ da Covid 19, rassicura sui rischi dell’apertura
delle scuole e conferma che il governo attende oggi le
indicazioni della cabina di regia per decidere se dovranno
essere adottate nuove restrizioni nelle Regioni. “Dobbiamo
essere franchi sulla scuola: le nostre ricerche ci dicono che le
scuole non sono focolai sulla diffusione del contagio”,
scandisce il presidente del Consiglio, intervenendo alla tre
giorni promossa dalla Cgil ‘Futura: lavoro, ambiente,
innovazione’. “C’e’ poi anche il valore ideale della formazione
in presenza – prosegue -. Cerchiamo di mantenere questo
presidio. Quello prima e dopo le scuole, pero’, puo’ costituire
un focolaio. Per questo occorre mantenere il rispetto del
distanziamento e dell’uso della mascherine, ma posso dire che i
ragazzi rispettano queste regole”. “Oggi, venerdi’, ci sara’ un
aggiornamento dei dati della curva, c’e’ una cabina di regia.
Oggi indichera’ quali Regioni cambieranno” il colore che misura
il rischio contagi. “Il ministro della Salute Roberto Speranza
con una scelta non discrezionale recepira’ le indicazioni. Il
governo ha applicato un metodo scientifico. Oggi l’Italia
viaggia su un percorso diverso rispetto agli altri Paesi
europei”, precisa. “Io confido – sottolinea Conte – che oggi
l’Rt nazionale, la media della velocita’ di contagio, possa gia’
abbassarsi. Con questo monitoraggio abbiamo il dovere” di
intervenire “dove c’e’ bisogno di intervenire, i dati permettono
di non farlo. Questo significa non penalizzare troppo le
attivita’ economiche”, osserva il premier. “Sul dibattito su
eventuali nostri errori e manchevolezze da parte del governo
c’e'” da considerare “anche una scarsa incisivita’ sul lato
della medicina territoriale”, afferma Conte. “Siamo
perfettamente consapevoli che dobbiamo rafforzare la medicina
territoriale. Questo errore non deve essere piu’ compiuto”.
“Stiamo soffrendo lo stress dei servizi sanitari”, rileva.
“Invertire oggi nell’arco di poche settimane quella che e’ una
politica sanitaria perseguita negli ultimi anni e’ complicato”,
osserva. Una discesa dell’Rt sarebbe un buon segnale, ma occorre
mantenere sempre alta la guardia. “Non ho la palla di vetro o le
capacita’ da indovino. Ma se oggi si confermasse un abbassamento
dell’Rt nazionale non significherebbe che saremmo fuori
pericolo. Il mese di novembre e’ dedicato a contenere la curva
di contagio”, scandisce. “A dicembre nessuna catarsi
liberatoria”, avverte.     Per quanto riguarda il Natale,
aggiunge: “Considereremo la curva epidemiologica che avremo a
dicembre ma il Natale non lo dobbiamo identificare solo con lo
shopping, fare regali e dare un impulso all’economia”. “Natale,
a prescindere dalla fede religiosa, e’ senz’altro anche un
momento di raccoglimento spirituale. Il raccoglimento
spirituale, farlo con tante persone non viene bene”, avverte il
premier. (AGI)Fed/Gil

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