Sportello 060606 – La coop sociale aCapo sotto attacco per la concessione del servizio

Riceviamo e pubblichiamo lettera firmata

“Dal primo ottobre l’esecuzione del servizio informativo 060606 di Roma Capitale è affidata alla Cooperativa Sociale Integrata aCapo.

Un’impresa sociale romana, che ha come missione creare opportunità di lavoro per persone con disabilità e in condizione di svantaggio.

Ma, con sconcerto, questo avvicendamento ha scatenato l’offensiva violenta di alcuni ambienti sindacali ed esponenti della politica romana che contestano il diritto della Cooperazione sociale, e in particolare di aCapo, a svolgere servizi di Contact Center per la Pubblica Amministrazione.

Un attacco violento e carico di pregiudizio nel quale più che la preoccupazione per i lavoratori di Crotone e Roma sembra emergere la necessità di tutelare le “povere” multinazionali del settore strumentalizzando il destino dei lavoratori per fare polemica politica.

“In pratica, si sostiene che la presenza di un’impresa sociale nel settore dei contact center della PA per i quali sta assumendo oltre 200 lavoratori sul territorio del comune di Roma sia frutto di mero dumping retributivo” sottolinea Roberta Ciancarelli, presidente di aCapo.

“È un’accusa infondata e inaccettabile che distorce la realtà dei fatti, che danneggia centinaia di imprese cooperative virtuose insieme alla nostra. È necessario fare chiarezza: nell’interesse dei cittadini, dei lavoratori, delle amministrazioni pubbliche e di un movimento di cui fanno parte oltre 15.000 cooperative sociali”.

Il CCNL delle cooperative sociali prevede ampie tutele ed è largamente utilizzato per i servizi della Pubblica Amministrazione.

Lo sottolinea, anche Anna Vettigli, Responsabile Legacoop Sociali del Lazio: “dalle dichiarazioni di questi giorni risulta che aCapo vuole sottopagare i lavoratori ma la verità è che la cooperativa sta applicando un contratto sottoscritto e rinnovato appena un anno fa da Cgil, Cisl e Uil”.

La Cooperativa aCapo è perfettamente legittimata ad applicare il proprio CCNL di riferimento e ha offerto, per tre volte, a tutti i lavoratori precedentemente impegnati sullo 060606 la possibilità del mantenimento del posto di lavoro.

Un certo ambiente politico il 29 settembre si accorge di un cambio appalto che deve avvenire il 1 ottobre, giudica le condizioni offerte dal CCNL delle cooperative sociali peggiorative dando credito a bufale come la malattia pagata al 50% o la maternità non tutelata dal Contratto delle cooperative sociali.

“Si giudicano le condizioni offerte peggiorative ma, per esempio, si tace su quanti addetti Abramo avevano contratti a tempo determinato a due anni e contratti da 20 a 25 ore” Continua Ciancarelli “aCapo ha offerto contratti a tempo indeterminato, un monte ore minimo di 30 ore settimanali e inquadramento all’interno del Contratto Nazionale della Cooperazione Sociale, con la prosecuzione delle attività sia a Crotone che a Roma. Non è corretto liquidare questa offerta come una condizione peggiorativa”.

aCapo, adottando questo contratto, è stata pioniera in Italia di soluzioni di telelavoro, di inserimento lavorativo di persone con disabilità, di pratiche di conciliazione vita-lavoro nei propri Contact Center.

aCapo è un’impresa sociale romana, una cooperativa sociale di tipo B con oltre 45 anni di esperienza. Non si occupa di assistenza ma di inserimento lavorativo di persone con disabilità e in condizioni di svantaggio.

aCapo opera nel settore dei servizi di contact center per le amministrazioni pubbliche dalla fine degli anni ’90. Nel 2000 ha co-creato e poi condotto sino al 2019 il Recup, il centro di prenotazioni sanitarie telefoniche della Regione Lazio. Un servizio da oltre 45.000 chiamate giornaliere per i cittadini di Roma e del lazio.

Con il Consorzio Leonardo Servizi, aCapo si è aggiudicata due lotti su quattro della Convenzione Contact Center 2 di Consip, il massimo consentito dal bando, con il miglior punteggio tecnico su tutti e quattro i lotti.

aCapo è un’impresa sociale certificata e accreditata per la gestione dei contact center secondo i principali Standard qualitativi riconosciuti sul mercato.

“Nessuno può sottovalutare la delicatezza di un servizio come 060606 e la complessità del suo avvio; tuttavia aCapo gestisce contact center pubblici in tutta Italia e alcuni prevedono livelli di servizio anche superiori a quelli richiesti da Roma Capitale” rassicura la presidente di aCapo.

“Ci impegneremo al massimo per offrire un servizio all’altezza delle attese dei nostri concittadini nel più breve tempo possibile. Consapevoli dei disagi che si sono accumulati in questi giorni anche a causa degli scioperi. Abbiamo assunto oltre cento operatori a questo scopo, non 40 come sostengono certe voci, e siamo pronti ad operare nel rispetto della roadmap stabilita”.

Roberta Ciancarelli

Presidente cda di aCapo

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