E-DISTRIBUZIONE, ANNUNCIATI INGENTI INVESTIMENTI PER IL 2020-2022. UGL Chimici: bene ma aspettiamo i dettagli

Sarà di 5,5 miliardi di euro l’investimento programmato dalla e-distribuzione, l’ex Enel, nel triennio 2020-2022 per migliorare la digitalizzazione, la resilienza e lo sviluppo delle reti di tutto il sistema.  Il 25 percento in più del 2019 verrà assegnato allo sviluppo delle reti. Ciò dovrebbe portare vantaggi dal punto di vista occupazionale come riferito dalla stessa azienda alle organizzazioni sindacali presenti all’incontro. Tra loro l’UGL Chimici che ha apprezzato la volontà di e-distribuzione. “Abbiamo dato il nostro parere favorevole rispetto all’investimento di 1 miliardo e 800 milioni all’anno – spiega Michele Polizzi della Segreteria Nazionale – ma abbiamo chiesto un dettaglio più particolareggiato rispetto alla divisione degli importi e alla loro destinazione, prima di poter dire che tutto ci soddisfa”. e-distribuzione ha spiegato di aver avviato, da diverso tempo, un profondo progetto integrato di rivoluzione del sistema elettrico di distribuzione in termini di: componentistica degli impianti, potenziamento della rete,i con altre strutture di servizio, strumenti a supporto per il management system. Aspetti che dovrebbero consentire Un miglioramento del servizio erogato. Ad oggi in 3/4 del Paese si è al disotto degli standard minimi. Per perseguire tali obiettivi primari, saranno richieste competenze specifiche ai lavoratori che saranno formati secondo i canoni dell’operaio 4.0. Si è paventata la possibilità di affidare lavori a ditte esterne. “In questo quadro – sostiene Polizzi – occorre che il Governo semplifichi l’iter per gli appalti proprio in previsione di lavori che potrebbero portare ad un consistente aumento di occupati nelle ditte appaltatrici. Siamo disponili a ragione su questo aspetto ma a condizione che a tutti gli operai delle ditte venga applicato il contratto degli elettrici, investire sulla formazione per qualificare ulteriormente un lavoro che guarda al futuro”. L’e-distribuzione si è detta poi disponibile ad andare oltre il precedente accordo sindacale garantendo ulteriori assunzioni: “Un aspetto che a noi va certamente bene. Vogliamo vedere nel dettaglio, regione per regione – conclude Polizzi – quali sono gli investimenti e le ricadute occupazionali”. Solo dopo i successivi incontri e approfondimenti si potrà dare un giudizio compiuto.

 

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