CoronaVirus e pedofilia: aumento di segnalazioni nel primo mese di lockdown

Grazie alla Legge Regionale 28 ottobre 2002 nr. 38 (Istituzione del Garante Infanzia e Adolescenza) fu istituito, presso il Consiglio Regionale del Lazio, il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza al fine di assicurare la piena attuazione dei Diritti riconosciuti alle persone minori d’età.
Una figura Istituzionale di tutela e protezione, con una Struttura, di dipendenti esperti, attiva contro i reati e ogni forma di abuso sui minorenni.

Basta analizzare la Legge Regionale stessa e ritrovare, all’interno dei suoi articoli, le Funzioni della figura istitutiva di garanzia a contrasto anche, e soprattutto, degli atti di pedofilia occupandosi, inoltre, della formazione di operatori specializzati.
Dal 1º marzo ad oggi si è evidenziata una preoccupante crescita di segnalazioni inviate a noi Istituzione preposta e soprattutto alle Autorità Giudiziarie di tutto il nostro Paese.

Numerosi i profili sospetti, migliaia di video sulle varie piattaforme.
Il lockdown ha aggravato anche l’emergenza sociale della pedopornografia.
È proprio dalla Rete che emergono minacce sempre più gravi in tema di abuso e pedopornografia.
Proprio in questi giorni sono in corso moltissime indagini dovute alle numerose segnalazioni e denunce arrivate da più parti d’Italia.
Chat, siti web, Social, permettono ai predatori di nascondersi dietro l’anonimato oppure falsa identità, a danno di bambini e adolescenti.
Quando si parla di pedofilia, pedopornografia e abuso sessuale, si intendono fenomeni complessi, diffusi in tutte le società e culture.
È estremamente necessario affrontare tale problema a partire da una prospettiva multi-disciplinare che permetta interventi multi-livello.

Al fine di contrastare un così grave evento è fondamentale coinvolgere i diversi Servizi Territoriali presenti, le Istituzioni, le Forze dell’Ordine, i medici, gli psichiatri e gli psicologi psicoterapeuti i quali sono competenti nella presa in carico della piccola vittima e poterla assistere in tutto il doloroso percorso del trauma.

Contro la pedofilia bisogna rompere il silenzio.

Dott.ssa Monica Sansoni

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