CORONAVIRUS. AGRICOLTURA, FRONTE SILENZIOSO: CI VORREBBE MEDAGLIA AL VALORE. LE VOCI NEL LAZIO DI CHI OPERA PER RIFORNIRE I BANCHI DEI SUPERMERCATI

(DIRE) Roma, 24 mar. – C’e’ un fronte silenzioso che lavora incessantemente in questa guerra al coronavirus. E’ quello di chi ogni giorno opera per garantire rifornimenti di cibo fresco a supermercati e negozi di alimentari. Forse non un ruolo da prima pagina, ma che contribuisce in maniera fondamentale a benessere e quiete pubblica in un periodo di estrema fragilita’. Da Nord a Sud del Lazio il comparto agricolo non si e’ tirato indietro di fronte all’emergenza, adattandosi alle sempre piu’ difficili condizioni operative.

“Meriterebbero una medaglia al valore”, dice Mirko Giuliani riferendosi ai suoi collaboratori del Ccorav, consorzio di 120 produttori dell’Alto Viterbese che destina oltre 4mila quintali di patate e 30 di legumi alla Gdo ogni settimana. “Da quando e’ cominciata l’emergenza- spiega l’agronomo del consorzio- nello stabilimento abbiamo dovuto fare turni da capogiro per evadere i folli ordini che ci arrivavano quando i supermercati sono stati presi d’assalto. Abbiamo lavorato anche fino alle 2 del mattino, distribuendo i turni per evitare contatti tra il personale.
In questa frenesia, nonostante la paura e le pessime notizie dai telegiornali, non c’e’ stato un operaio che si sia dato malato o che abbia detto una parola. Maschere, guanti, distanza di sicurezza e abbiamo continuato a lavorare. Come del resto anche i produttori nei campi, perche’ se non seminano in questo momento poi non potranno piu’ farlo”.

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