Emanuele Ingellis parla del PD, l’intervista

Dopo l’intervista ad Enrico Tiero della scorsa settimana ecco le opinioni di un rappresentante dell’area democratica pontina: Emanuele Ingellis.

Emanuele Ingellis, 37 anni, laureato in ingegneria gestionale, è stato l’ultimo Presidente cittadino del PD, oltre ad aver ricoperto varie responsabilità negli esecutivi comunale e provinciale. Da segretario provinciale della Sinistra giovanile ha traghettato la storica organizzazione nei Giovani Democratici.

E’ impegnato nell’associazionismo di rappresentanza nel mondo rurale.

  • A distanza di quattro mesi dal commissariamento cittadino del PD di Latina c’è qualche novità per il rilancio del partito?

Si riparte dal buon tesseramento congressuale e dal risultato delle primarie del 30 aprile. Vedo che c’è la possibilità di costruire una squadra rinnovata con una visione della città in ottica europea. il PD potrebbe caratterizzare la sua azione avvalendosi delle competenze della classe dirigente.

La direzione provinciale di due giorni fa ha stabilito il congresso cittadino entro la fine del mese di giugno.

  • Ti candiderai per un ruolo cittadino, dopo avere presieduto il partito in una delicata fase di vacanza del segretario e di animosità?

No, non prevedo la mia candidatura. Certo è che la mia disponibilità per lavorare alla riorganizzazione e al radicamento sul territorio non è in discussione, soprattutto dopo aver presieduto l’assemblea in una fase di grande difficoltà, apportando la mia esperienza.

  • L’amministrazione Coletta la valutate negativamente, come la maggioranza degli osservatori, oppure vedete margini di recupero in un ambito di riconoscimento della stessa amministrazione nella sinistra?

Sono un semplice iscritto, non ho cariche, rispondo a titolo personale.

L’amministrazione Coletta ha grandi difficoltà gestionali, accompagnata da una sopravalutata capacità della organizzazione della stessa maggioranza politica. Dopo un anno la città regredisce e l’idea della scrittura di un nuovo libro è lontana.

Tuttavia come espresso in consiglio comunale dal nostro capogruppo Enrico Forte il PD ed LBC si sono candidati come alternativa alle destre, da parte del PD grande disponibilità a ragionare sulla realizzazione di una Latina europea, efficiente ed aperta.

  • Come avete fatto a perdere le elezioni comunali, quando avevate la palla sulla linea di porta solo da spingere?

Come avevo previsto e affermato negli organi del partito era necessario affrontare quella competizione come una squadra coesa con l’obiettivo di fare gol agli altri. Fuori dalla metafora questo voleva dire non fare quelle primarie.

La macchina dei personalismi una volta innescata ha determinato la sconfitta di tutti. La campagna elettorale non è stata efficace.

  • Il Presidente era lei?

Il Presidente ha il compito di convocare e coordinare i lavori della sola assemblea. Non è il segretario e la segreteria.

Riconosco l’impegno importante del Segretario di allora Andrea Giansanti, ma che non ha visto una conseguenzialità nella macchina elettorale.

Ormai è storia, oggi il PD deve costruire la Latina del futuro.

  • Con chi la potreste costruire?

Con le forze sociali più dinamiche, consapevoli della opportunità data dal secolo della complessità.

Gli interlocutori sono il Terzo Settore e le giovani creative forze del lavoro.

  • Questo sito ha riproposto tutti gli incontri su welfare, lavoro e Terzo Settore svolti a Latina negli ultimi mesi, trova delle linee di proposta sociopolitica?

Il PD deve ripartire nella propria azione politica dall’analisi di questa società.

Conoscere bisogni, esigenze e problemi quotidiani delle persone significa poter costruire una vera rappresentanza politica consapevole e capace di rispondere con progetti. Sono convinto che il Terzo Settore stia dando un contributo importante alla costruzione di una politica guida condivisa.

  • Un messaggio a Claudio Moscardelli?

L’unione fa la forza.

  • Un messaggio a Salvatore La Penna?

Dare più forza alla linea politica del PD provinciale.

  • Un messaggio ad Enrico Forte?

E’ fondamentale iniziare a far vivere il buon lavoro della Regione tra i cittadini.

  • Un messaggio a Sesa Amici?

Oggi con il maggior ruolo istituzionale potrebbe far crescere il nostro consenso elettorale.

                                                    Chiara Danola

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *